Rampa alla Lanterna

Percorso pedonale alla Lanterna
via della Sanità, Genova.
Abbattimento barriere architettoniche
Raffronto Sezioni

2019-2020
PASSEGGIATA ALLA LANTERNA – PROGETTO DELLA RAMPA PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Luigi Lagomarsino-coordinamento, Gian Michele Farinini, AR&P architecture -Marenco-Bonacasa-Zoppi, Luciano Navone.

La Passeggiata pedonale, pienamente fruibile con pendenze massime del 5-8% da persone con ridotta capacità motoria, ha subito nel 2014 una alterazione importante che ne ha indebolito la funzionalità, rendendola inaccessibile per questi utenti.

La modifica del tracciato stradale di via della Sanità, introdotta nell’area compresa tra l’Hotel Columbus e l’edificio CULMV per realizzare un nuovo collegamento con il porto, interrompe la continuità della passeggiata e introduce un ostacolo incompatibile con la funzione museale secondo la legislazione corrente.
E’ stato infatti creato un nuovo varco d’accesso al Terminal Traghetti con direzione perpendicolare a via della Sanità; per garantire l’accesso ai veicoli pesanti, ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 (norme tecniche per le costruzioni) con l’altezza libera al di sotto del ponte non inferiore a 5,00 m.
Per conseguenza è stato alzato l’impalcato stradale soprastante rendendo notevolmente più pendente la strada e la porzione di Passeggiata della Lanterna passando in questo tratto da una pendenza massima del 5% ad una ben superiore l’8% (circa 14%).

Ad oggi la Passeggiata, resa agibile a seguito di lavori manutentivi eseguiti dai volontari della Fondazione Labò, è di fatto ‘ostacolata’ dal nuovo cavalcavia impedendo la fruibilità senza ‘barriere architettoniche in corrispondenza della piazzetta dell’Hotel Columbus per poi riprendere nel piazzale di San Benigno.

Il progetto predisposto dalla Fondazione, in accordo con la pluralità dei soggetti competenti nell’area di intervento, definisce le condizioni utili: – a superare le interferenze createsi e ristabilire la continuità ‘fisica’ della Passeggiata alla Lanterna tramite un percorso, della larghezza minima di 150 cm e lunghezza inferiore a 10 m, che supera le barriere architettoniche con rampe disposte in successione la cui pendenza non supera il limite del 8%, inframmezzate da pianerottoli; – a riaffermare una continuità percettiva ed architettonica con il percorso preesistente per direzionalità, materiali, finiture e scelte architettoniche e compositive.

Al fine di accelerare la procedura di approvazione si è concordato con il Comune di inserire il progetto definitivo all’interno della variante del nodo di San Benigno in modo che si possa utilizzare la procedura della conferenza di servizi in corso di svolgimento per superare la difficoltà di approvazione da parte di tutti gli enti interessati.