Rampa alla Lanterna

Percorso pedonale alla Lanterna
via della Sanità, Genova.
Abbattimento barriere architettoniche
Raffronto Sezioni

2019-2020
PASSEGGIATA ALLA LANTERNA – PROGETTO DELLA RAMPA PER IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE

Luigi Lagomarsino- coordinamento, AR&P architecture Marenco-Bonacasa-Zoppi, Gian Michele Farinini, Luciano Navone

La Passeggiata pedonale, pienamente fruibile con pendenze massime del 5-8% da persone con ridotta capacità motoria, ha subito nel 2014 una alterazione importante che ne ha indebolito la funzionalità, rendendola inaccessibile per questi utenti. La modifica del tracciato stradale di via della Sanità, introdotta nell’area compresa tra l’Hotel Columbus e l’edificio CULMV per realizzare un nuovo collegamento con il porto, interrompe la continuità della passeggiata e introduce un ostacolo incompatibile con la funzione museale secondo la legislazione corrente.

E’ stato infatti creato un nuovo varco d’accesso al Terminal Traghetti con direzione perpendicolare a via della Sanità; per garantire l’accesso ai veicoli pesanti, ai sensi del D.M. 14 gennaio 2008 (norme tecniche per le costruzioni) con l’altezza libera al di sotto del ponte non inferiore a 5,00 m.

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Fronte Ristorante San Pietro

1937 – Fronte principale del Ristorante San Pietro.
Progetto Mario Labò

2018-2020
LA RIQUALIFICAZIONE DEL RISTORANTE SAN PIETRO DI MARIO LABÒ – A CASA DEL DONATORE DI SANGUE

Fondazione Labò Luigi Lagomarsino, presidente e FIDAS Emanuele Russo, presidente pro tempore
Tomaso Lanteri Minet, Luciano Navone, Gian Michele Farinini, Paolo Lanfranconi, Alessandra Gambaro, Domenico Rocca, Matteo Palazzetti, studio Balbi &Muzio.

La Riqualificazione del Ristorante San Pietro ha visto il coinvolgimento della Fondazione, da parte dell’Amministrazione Comunale per un possibile recupero a nuova destinazione. Impegno che richiede di sviluppare un’importante azione di guida e stimolo tesa a riconfermare il progetto originale.
L’edificio, realizzato su progetto di Mario Labò tra il 1935 e il 1938, rappresenta, infatti, uno dei più autorevoli esempi di architettura razionalista ligure. La qualità dell’opera, purtroppo fortemente compromessa dopo le mutilazioni degli anni ‘60 (costruzione della sopraelevata) e degli anni ‘80 (conversione in distributore), è ancora apprezzabile e merita di essere restituita alla città, come si legge nelle foto d’epoca, che mostrano un edificio rivoluzionario per l’immagine della Genova di allora. E’ quindi compito della Fondazione orientare in tal senso la trasformazione, finalizzata a costituire il Centro del sangue delle associazioni AVIS e FIDAS, tutelando e recuperando le significative caratteristiche architettoniche originali.

2017-2018
PROPOSTA DI NUOVA DESTINAZIONE PER FORTE BEGATO – VALORIZZAZIONE DI UN’ARCHITETTURA MILITARE

Milena Matteini e Luigi Lagomarsino

A seguito del processo di dismissione di diverse proprietà demaniali il Comune di Genova ha ricevuto in proprietà il sistema delle fortificazioni lungo le mura seicentesche, localizzate sui rilievi a monte della città, con l’obbligo della loro valorizzazione. Tra queste vi è il Forte Begato, costruito nel 1842 dai Savoia, oggetto di restauro alla fine degli anni ’90 con previsione di usi diversificati ai diversi piani. Non è però mai stato utilizzato e, pur essendo stato oggetto di vandalismi, è quello in migliori condizioni. La sua localizzazione si presenta particolarmente favorevole alla accessibilità in quanto è relativamente facile da raggiungere sia dalla città, sia per chi arriva con l’autostrada, il treno, o le crociere.